Rimini | Macchina comunale, Moretti perplessa da logiche organizzative dell’amministrazione
La macchina comunale a Rimini corrisponde a un organismo ben oliato? E’ la domanda che si fa il consigliere comunale del Pdl-Ncd Giuliana Moretti e che domani porterà in commissione consiliare. Dopo il caso del capo di gabinetto del sindaco, Sergio Funelli, (sollevato sempre dalla Moretti) e il precedente illustre del sindaco di Firenze che aveva assunto quattro segretarie inquadrandole economicamente come dirigenti, e per questo condannato in primo grado dalla Corte dei conti, urge fare chiarezza.
“Lo scopo - spiega Moretti - è quello di mettere il consiglio comunale nella condizione di fare un’analisi sull’utilizzo delle professionalità interne all’ente”. Esigenza che nasce da alcune “perplessità rispetto al modello organizzativo adottato dall'amministrazione: numero elevato di direzioni rispetto al numero di dirigenti in servizio; le funzioni paradirigenziali subordinate ai dirigenti che dovrebbero essere confermate ogni 3 anni e sono sempre le stesse; la logica seguita nella distribuzione delle posizioni dirigenziali e nella distribuzione degli incentivi che pare molto personalizzata”. Moretti è da un po’ che cerca di capirci qualcosa, ma “l’assessore Brasini e il direttore generale Chiodarelli hanno risposto in modo molto generico. Per questo ho chiesto di entrare dentro le singole direzioni per capire di quante risorse umane sono composte, come vengono impiegate professionalmente e il costo di ogni risorsa umana”.
Il motivo è semplice: capire in definitiva come funzionino premi e retribuzioni per “capire meglio come viene utilizzata la risorsa umana e la spesa che grava su i cittadini”.